Creazione della luce

Primo giorno. Creazione della luce, del giorno e della notte

Dio, con il volumen del Progetto nella mano destra, crea il fulgore della luce, ben rappresentato da raggi saettanti. La striscia nera, all'altezza dei piedi di Dio, rappresenta la creazione della notte, tenendo conto dell'iscrizione latina.. nero del vuoto e dell'abisso primordiale si va ritirando sempre più. Il nero, però potrebbe anche rappresentare il luogo e l'abisso primordiale che si ritira alla presenza della nuova luce. Grande dinamismo è offerto dall'agitarsi delle vesti degli angeli.

Descrizione
Il testo latino rinvia liberamente, anche a causa interventi di restauro, a Genesi 1, 5: Fece Dio la luce e chiamò la luce giorno e le tenebre notte (latino: Fecit Deus lucem appellavitque lucem dies et tenebras noctem). Con alcune differenze iniziali se si raffronta l'iscrizione con il testo latino della Vulgata di san Girolamo, il primo giorno dell'opera creativa vede Dio seduto sul globo della divinità eterna o del mistero divino. Egli, con il volumen del progetto creativo arrotolato nella mano sinistra, parla con solennità. Questo elemento è visibile nel gesto del braccio destro disteso e nelle dita della mano destra disposte in rappresentazione bizantina dell'atto di parola. Così Dio crea il fulgore della luce e la nuova energia luminosa sprigiona in modo quasi violento da un gruppo di dieci spiriti celesti, angeli antropomorfi. L'elemento di forte dinamismo agita i mantelli e le tuniche dei potenti personaggi della scena: essi si librano leggeri sulle acque sulle tenebre primordiali.