La condizione di faticoso lavoro e di infelicità induce nella prima famiglia umana rimpianto, rassegnazione, speranza.
Descrizione
La nuova situazione dei progenitori, ormai destinati ad un'esistenza di fatica e di dolore, trova nella presente scena una rappresentazione molto efficace. L'iscrizione si esprime in modo lapidario: Adamo cominciò a lavorare [faticosamente] la terra (Adam coepit laborare terram). A piedi nudi su un terreno fangolo e in un territorio disadorno, i progenitori sono ripresi in atteggiamento di preoccupata perplessità. Eva, nel movimento scomposto delle gambe, manifesta un chiaro disagio interiore, confermato dal braccio sinistro avvicinato al mento, in un momento di pausa nel lavoro di tessitura. Adamo, a capo chino e con la schiena ricurva sta dissodando il terreno con una zappa da contadino, nelle vicinanze di un corso d'acqua, neppur perfettamente limpido.