La mensa preparata per i tre Angeli

Superando le normali leggi dell'ospitalità orientale, Abramo offre pane, carne e latte ai tre messaggeri di JHVH.

Descrizione
L'iscrizione è breve e didascalica: Abramo serve gli Angeli (latino: Abraham ministrat Angeli[s]). Ci si trova innanzi alla celebre scena del cibo offerto ai tre misteriosi Angeli del Signore, utilizzata dalla tradizione liturgica orientale e bizantina quale anticipo della manifestazione del Mistero del Dio Uno e Trino, compiuto nella divina Eucaristia. Le soluzioni iconografiche monrealesi, a differenza del testo biblico (Genesi 18, 6.10), accentuano gli aspetti regali come si trattasse di un'azione liturgica in piena regola. Si noti l'ampio panneggio della tovaglia della mensa e la sua bordatura dorata. Del resto, l'interpretazione catechetica era sempre orientata a vedere nei tre Angeli la santa Trinità. Se l'unità divina è modellata con tre volti e tre serie di ali uguali, la trinità delle persone o ipostasi viene accennata dai diversi colori nei bordi dell'aureola dorata, dal differente trattamento delle capigliature e, da sfumature nei colori dei vestiti. Si noti anche il comportamento adorante di Abramo che offre il pane con le proprie mani coperte dal mantello, segno inequivocabile di rispettoso timore dinanzi ad una teofania. La promessa ricompensa per la squisita ospitalità ricevuta, è accolta da Sara con riserva e incredulità. La sua mano destra con il palmo verso l'esterno ne è eloquente conferma.