L'evangelista Giovanni riferisce della partecipazione di Gesù alle nozze di Cana in Galilea (2, 1-11), quale inizio dei segni che manifestarono la sua gloria dinanzi ai discepoli. L'iscrizione dice: Gesù, mentre siede alle nozze, da acqua fa vino (latino: Iesus sedens ad nuptias de aqua fit vinum). Il principale significato sta nel istituire un paragone tra l'azione messianica e la nuzialità della Chiesa, chiamata a partecipare al banchetto di nozze nella sacra Liturgia dell'Eucaristia e, dopo la morte-transito al banchetto glorioso eterno.