L'evento è illustrato su due scene, a sinistra si vede il figlio malato, a destra il padre, centurione, chiede l'intervento del Cristo. Anche se avvenuta a Cafarnao e abbastanza lontano dagli eventi della Passione, il miracolo è strettamente legato alla celebrazione dell'Eucaristia, quando il Popolo di Dio ripete per se stesso, le parole colme di fede del funzionario romano: Signore, non sono degno che tu entri nella mia casa... L'iscrizione, riferita a Mt 8, 5-13, con paralleli in Lc 7, 1-10 e in Gv 4, 46-54, dice: Signore, il figlio mio giace paralitico nel letto ed è tormentato dal male (latino: Domine, filius meus iacet in lecto paraliticus et male torquetur). Nel gruppo degli apostoli si riconoscono Pietro, Giovanni, Andrea.