Il titolo sintetizza i gesti principali della scena dedicata all'ingresso del Messia nella Città santa: Rami di palme (latino: Ramos palmarum). Il vangelo ne parla in Matteo 21, 7-9, in Mc 11, 7-10 e in Lc 19, 35-40. Si veda anche Gv 12, 12-19. I ragazzi che gioiscono per l'evento sono raffigurati mentre strappano i rami dalle chiome delle palme e mentre stendono rami e mantelli sulla via percorsa dal corteo messianico. L'antica tradizione liturgica riferisce infatti che i gesti di festa e i canti di lode provenivano innanzitutto dai bambini e dai ragazzi. Ci si rammenti di quanto sopra riferito, in merito alla purificazione del Tempio da venditori senza rispetto per la sacralità del luogo: Matteo 21 [11] E la folla rispondeva:
"Questi è il profeta Gesù, da Nazaret di Galilea". [12] Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe [13] e disse loro: "La Scrittura dice: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera ma voi ne fate una spelonca di ladri". [14] Gli si avvicinarono ciechi e storpi nel tempio ed egli li guarì. [15] Ma i sommi sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che faceva e i fanciulli che acclamavano nel tempio: "Osanna al figlio di Davide", si sdegnarono [16] e gli dissero: "Non senti quello che dicono?". Gesù rispose loro: "Sì, non avete mai letto: Dalla bocca dei bambini e dei lattanti ti sei procurata una lode?". La profezia cui si riferisce lo stesso Cristo è tratta dal Salmo 8, 2-3: [2] O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua magnificenza. [3] Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli.