L'iscrizione riferisce l'esortazione alla vigilanza che Gesù rivolge ai discepoli dormienti o assonnati: Perché dormite? Vigilate e pregate affinché non entriate nella tentazione (latino: Quid dormitis? Vigilate et orate ne intretis in temptatione). Gli eventi sono narrrati da Matteo 26, 36-46 e dagli altri sinottici, Mc 14, 32-42 e Lc 22, 39-46. La scena si articola in due momenti: Gesù, solo, che prega il Padre e che viene confortato da un angelo; Gesù che va dai discepoli e li esorta a vegliare e a pregare per non cedere alla tentazione. In varie posizione dieci degli undici apostoli presenti stanno dormendo. Solo Pietro è rappresentato con il volto assonnato e con il gesto della mano sul mento, a mostrare d'aver compreso il rimprovero del Signore