Con il termine greco 'Etimasia' la tradizione paleocristiana e bizantina indica il 'trono preparato', accompagnato da alcuni simboli che riconducono in vari modi al momento del Giudizio finale o universale, quando il Signore 'si siederà sul trono della sua gloria' (Matteo 25, 31), circondato dai suoi angeli. Quest'ultimo particolare è reso in modo veramente unico a Monreale con due registri simmetrici di due tipi di potenze angeliche, sottostanti all'Etimasia: i quattro Serafini intervallati dal triplice 'sanctus' e quattro dei sette Arcangeli. A differenza di altre Etimasie, che nella cristianità antica ponevano sul trono di Gloria il Libro/Rotolo della vita, chiuso dai sette sigilli apocalittici (cf. Apocalisse 5, 1 e testi simili nello stesso Libro), l'architetto delle iconografie monrealesi ha scelto la Croce e lo Spirito Santo quali simboli di vita eterna per i salvati nel Sangue dell'Agnello. La Croce, poi, è circondata da altri cinque segni della Passione di Gesù: lancia e spugna, 'titulus crucis', corona di spine e i quattro chiodi della crocifissione. In uno spazio iconico complessivo dove la crocifissione di Gesù è un poco nascosta nella zona del Transetto è oltremodo significativo questo recupero della centralità della Passione e Morte sulla Croce da parte del Cristo/Messia.