Con il catino absidale occupato dalla grande figura del Cristo, via verità e vita, siamo nel cuore della nostra Cattedrale, centro focale al quale convergono numerose direttrici iconografiche e architettoniche, splendidamente fuse tra loro. Le dimensioni sono grandiose: l'altezza del catino absidale è di circa 25 mt, ma la sua base è già elevata, rispetto all’ingresso di mt 1,89 per cui domina le altre strutture architettoniche (archi) ordinate prospetticamente. L’altezza del busto, compresa la testa è di circa 7 mt. La testa misura 3 mt. circa, la mano destra mt.1,80 ed il libro sulla sinistra mt. 2x2 circa, la dimensione media delle lettere è di 30 cm. la larghezza lineare dell’abside in pianta e quindi di tutta la figura è mt. 8,60. Occorre pure considerare che le misure aumentano se sviluppate in circonferenza (le braccia possono raggiungere i tredici mt.) Il geniale architetto-iconografo ha steso una figura mosaicata su di una superficie concava che non è una porzione sferica regolare ma composita, poiché generata dalla rotazione di una circonferenza ogivale. In queste condizioni i problemi del dimensionamento prospettico si complicano e le soluzioni non si cercano empiricamente e non sono meramente artistiche ma richiedono una profonda conoscenza della geometria del piano e della sfera. Ma l’ignoto Maestro del Duomo, è riuscito a sfruttare le difficili condizioni iniziali, disegnando la mano, le braccia, la testa ed il busto in una incredibile proporzionamento gerarchico realizzando una visione stereoscopica che ha anticipato di nove secoli le moderne tecniche di proiezioni tridimensionali.