breve premessa

La piazza principale, sul lato ovest della Cattedrale, era circondata da un porticato a scopo di riparo dalle intemperie stagionali e dall'eccessivo calore del sole estivo. L'armonia di tale spazio aggregativo trovava la propria completezza nell' esonartece, portico solenne, arricchito da mosaici non più esistenti oggi, vero 'atrio' di attesa dell'incontro con il Re dei re, con il Signore dei Signore, il Cristo del Padre, con la Regina sua Madre, Maria, con tutta la Corte regale del Cielo*.
[Nella prassi ecclesiale dei secoli IV-VI, il portico antistante la basilica oppure l'endonartece - primo spazio di deambulazione al suo interno - era riservato all'accoglienza dei penitenti o dei catecumeni. Queste due categorie di persone, infatti, per motivi differenti, non potevano partecipace all'interezza della celebrazione dei Misteri/Sacramenti].

Testimonianze risalenti al XVI secolo, consentono di ricollocare con esattezza i mosaici dell'esonartece. Appena oltrepassata la soglia, il Re e il Popolo di Dio erano accolti dai due Arcangeli, Michele e Gabriele e da due profeti, Isaia e Balaam. Le iscrizioni di questi ultimi due personaggi biblici anticipavano le tematiche messianiche che poi avrebbero costituito il concerto di luce e di colore nei mosaici interni della Cattedrale. Isaia riferiva circa l'origine davidica di Gesù (Uscirà un virgulto dalla radice di Iesse) e Balaam preannunziava la splendida luce portata a noi dal Messia (Sorgerà la stella da Giacobbe).

Dieci tondi di santi negli intradossi laterali e cinque tondi di sante nell'intradosso centrale, facevano da corona a scene dedicate alle vicende terrene della Madre del Messia, Maria Vergine umile e gloriosa. Sulla parete destra di chi entrava nella Cattedrale e su quella laterale destra, erano proposte quattro scene:  La natività di Gesù Betlemme,   l'adorazione dei magi, la presentazione al tempio e purificazione della Madre

La parete sinistra presentava altre quattro scene mariane: - tre angeli che si prendono cura del Bimbo appena nato, - una scena ignota, ipotizzata dal Lello come Assunzione ovvero il Transito o Dormitio della Vergine, con accanto gli apostoli. Sulla parete sx laterale: - Presentazione di Maria al tempio; - e, come semplice ipotesi, la Natività della Beata Vergine Maria.

L'enorme porta bronzea (7,80 x 3,90) che immetteva all'interno della Cattedrale monrealese già nel 1186 era stata realizzata da Bonanno di Pisa. Motivi simmetrici, floreali, geometrici (il noto bâton brisé di origine normanna), zoomorfi e antropomorfi, fanno da cornice a ben quaranta formelle raffiguranti eventi biblici, dalla Genesi ai Vangeli, suddivisibili in dieci sezioni. Due scene maggiori ne dominavano le due valve: a sinistra Maria in trono (con l'iscrizione latina: E' stata assunta Maria nei cieli); a destra il Cristo in trono (con l'iscrizione latina: Io sono la Luce del mondo, corrispondente, letteralmente, a quanto poi era presentato dal libro aperto nella mano sinistra del Cristo Pantocratore, nell' Abside centrale). Ecco l'elencazione completa delle quaranta scene bibliche, ispirate a quelle dei grandi mosaici interni:

1° sezione: La creazione Adamo - La creazione Eva - Il Paradiso - Il Peccato

2° sezione: Il castigo - Il lavoro di Eva - Eva genera Caino e Abele - Caino e Abele

3° sezione: L'uccisione Abele - L'Arca - La vigna Noè - Gli angeli visitano Abramo

4° sezione: Il sacrificio Abramo - Abramo, Isacco, Giacobbe - Mosè Aronne - Malachia e Balaam

5° sezione: Osea e Isaia - Michea e Gioele - Daniele e Amos - Ezechiele e Zaccaria

6° sezione: L'Annuncio a Maria - La Visita ad Elisabetta - La Natività di gesù - I Magi

7° sezione: Erode - La fuga Egitto - La presentazione tempio - Il battesimo nel fiume Giordano

8° Sezione: Le Tentazioni deserto - La risurrezione di Lazzaro - L'Ingresso in Gerusalemme - La Trasfigurazione*

9° sezione: La Cena pasquale - Il Getsemani e Giuda - La Crocifissione - La Vittoria sulla morte

L'area in basso, a sx e a dx, reca i simbolismi normanni più noti: il grifo (di area anglonormanna) e il leone (di area siculonormanna). (Ferina 113). Di qualche anno precedente è la porta bronzea realizzata da Barisano da Trani (1179) nell'atrio nord. Meno elaborata di quella di Bonanno di Pisa, l'opera è articolata in 28 formelle, disposte simmetricamente sulle due valve.