Sancta sanctorum
La maestà e lo splendore dello spazio sacro nella cattedrale di Monreale raggiunge il culmine quando ha termine l'itinerario catechetico, sia battesimale (sino al cambio di nome di Giacobbe) che evangelico (sino alla comunicazione piena dello Spirito nella Pentecoste) e quando ha inizio il rapporto vivente con l'Azione liturgica santificante di Dio, unito alla Chiesa sua sposa. Il contatto con il Signore della Gloria e con la Chiesa trionfante, avviene transitando attraverso il secondo, il terzo e il quarto Arco trionfale, giungendo dinanzi al doppio Abside centrale, dominato dal Cristo pantocrator e giudice (Etimasia) e dalla Madre sua gloriosa regina, vergine senza macchia (: immacolata), Maria. La corte o curia celeste è costituita da angeli e da santi: della loro presenza rifulge il tempio monrealese.
Con arcate più alte del Primo, il Secondo arco trionfale è costituito sulla presenza dei sei martiri militari, dal tondo di Melchisedek e di altri profeti e dal Volto acheropita, adorato da due grandi angeli.
Il terzo Arco trionfale introduce il doppio Abside centrale e nella parte sommitale propone il mistero dell'Annunciazione. Le due paraste sono decorate da elementi floreali, dai due santi stiliti che, proprio per questo particolare, consentono di occupare molto spazio con le rispettive due colonne.
Il quarto Arco trionfale fa da preziosa cornice al catino absidale interno, dominato dal Pantocrator e dalla Madre regina senza macchia. I tondi che lo ornano si dipartono dall'immagine dell'Emmanuel.
La maestosa area absidale centrale ha due fulcri: il primo, all'interno del catino absidale, tutto occupato dalla figura del Cristo Luce del mondo, Maestro del nuovo Israele. Il secondo fulcro, nella parte sommitale della volta del secondo spazio absidale, raffigura il Cristo giudice, visualizzato con il Trono del giudizio sulla storia (o Etimasia).
Raccordandoci con la notevole presenza previa dei due arcangeli, Gabriele e Michele, collocati pure accanto alla Madre regina immacolata, si considera innanzitutto l'azione adorante dei chreubini, raffigurati a corona dell'Etimasia e nelle volte a crociera antistanti le due absidi dedicate alle colonne della Chiesa, Pietro e Paolo. Dopo gli arcangeli e i serafini, sono da considerare i tondi angelici che fanno da corona sommitale all'intera cattedrale, compagni di lode del Popolo santo di Dio e custodi fedeli dei credenti.
Gli apostoli e gli evangelisti, preceduti dalla santità e dalla testimonianza di Pietro e di Paolo, aprono la sterminata schiera di persone che hanno seguito la luce del Cristo. Nella tipologia monrealese i santi sono descritti a figura intera oppure con tondi recanti volto e busto.