Baricentro architettonico A
Il primo baricentro, A, è al centro della grande navata, alla fine del quarto intradosso delle arcate delle grandi colonne. Lo sguardo viene naturalmente attirato verso l'alto, a destra e incontra due grandi scene, su due registri differenti, tratte dalla Prima Alleanza, recanti intensi significati pasquale e battesimali: l'inizio della Creazione e l'Arca di salvezza dal Diluvio. Proprio al di sotto di esse - se ci riferiamo a quanto documentato nella Cappella palatina in Palermo - era posto il fonte battesimale e il cero pasquale* [Tenendo presenti le regole della simmetria, molto seguite nelle progettazioni paleocristiane, nell'angolo a sinistra sono rappresentate, su due registri differenti, Lamech-Noè e la celebre lotta di Giacobbe con l'Angelo del Signore, conclusa con la designazione del nuovo Nome, teoforo, 'Israele'.
L'evento biblico è chiaramente connesso al sacramento del Battesimo, nel quale l'Onnipotenza misericordiosa del Padre, si compiace di celebrare l'Alleanza eterna con i nuovi Figli di adozione (neofiti)].
Baricentro architettonico B
Il secondo baricentro, B, è identificato nella zona degli scalini che immettono nell'area dominata dalla Nuova Alleanza, realizzata nel Vangelo o Lieto annunzio. Incorniciate dai maestosi archi trionfali e dagli intradossi della Solea, si dipanano dinanzi ai nostri occhi le scene dell'Infanzia e della Pasqua del Messia Gesù, Re d'Israele e Pastore buono del Popolo eletto [Ricordiamo, che le scene relativa alle guarigioni e ai 'segni' messianici nel corso della cosiddetta 'vita pubblica' del Signore Gesù, non sono visibili da questo baricentro, essendo collocate nelle due navate laterali della Cattedrale].
Non possiamo rammentare come nella scelta dei personaggi che fanno da corona al Messia hanno grande rilevanza i Re della genealogia davidica e predavidica di Gesù, con Obed e Melchisedek in primo piano, al culmine dei primi due archi trionfali. E, proprio alla base del secondo arco trionfale, troviamo i due troni o due 'cattedre': del vescovo-abate, sulla destra e del Re, sulla sinistra.
Intravvediamo, specialmente in questo secondo baricentro, la centralità data alla funzione regale, nella citata ottica del medievale romano-cristiano 'imperium'.
Baricentro architettonico C
Il terzo baricentro, C, è collocato nei pressi dei due troni, cui si è fatto cenno e si affaccia sull'area più sacra della Cattedrale, variamente denominato come Santuario, o Hiereion o Sancta sacntorum o Presbiterio o Area absidale centrale.
Tre raffigurazioni di Gesù Salvatore e Signore ne rappresentano con massima efficacia l'azione messianica e divina: - l'Emmanuel, dal viso giovane ed eterno, - Gesù maestro, luce del mondo, 'pantocrator', - Gesù giudice ultimo della storia, raffigurato nel trono della Etimasia. [Invitiamo a prendere atto di un particolare fenomeno che adatta la tradizione bizantina e paleocristiana a probabili esigenze del committente 'Re normanno': ci riferiamo alla mancanza di rappresentazione dell'Agnello pasquale e dell'Agnello escatologico.
Si può ipotizzare che i progettisti dei 'messaggi' monrealesi abbiano evitato con cura qualsiasi accenno alla sofferenza, abbinabile alla funzione ministeriale di un Re cristiano. Del resto, non troviamo, sempre nella vasta 'enciclopedia dei santi' del Duomo di Monreale, alcun aggancio visivo con Giovanni il Battista. La stessa Cappella palatina in Palermo ne aveva rappresentato la figura profetica, in continuità con la tradizione bizantina e paleocristiana].
L'Area sacra centrale, luogo di celebrazione del sacramento dell'Eucaristia e luogo della proclamazione della Parola al Popolo di Dio, diventa il vero e fontale 'baricentro' della nostra Cattedrale. Ogni persona, credente o no, è magneticamente attratta dal Cristo-Luce e dalla sua Madre sempre Vergine Maria, cui l'intero tempio è dedicato.
Consideriamo ora altri baricentri che si snodano dall'Abside centrale e all'Abside centrale continuamente ritornano, in una ciclicità dinamica, vivente, davvero straordinaria.